Va al basco Patxi Usobiaga e alla giovanissima austriaca Johanna Ernst la vittoria della ventiduesima edizione del Rock Master.

Inizia con molte speranze che s’incrociano nell’aria
la seconda giornata del Rock Master. Quelle di Patxi Usobiaga che, dopo
la splendida prova a-vista di ieri, vede la possibilità di strappare
finalmente la sua prima vittoria ad Arco. E quelle di Johanna Ernst, la
15enne austriaca che nella prima giornata ha stupito il Climbing
Stadium con un top da favola. Ma, appunto, per ora sono solo speranze.
Perché alle loro spalle premono Ramon Julian Puigblanque, a caccia del
suo 4° oro ad Arco, e Maja Vidmar che di quell’oro finora ha solo
sentito l’odore. Insomma, anche questa volta nulla è scontato: al Rock
Master solo una grande gara ti dà la vittoria. Senza contare poi che
per tradizione la finale sulla via lavorata è sempre un terno al lotto.

Anche
perché a scontrarsi con i propositi di gloria dei duellanti di questa
finale ci sono anche i sogni di tutti gli altri. A partire da quelli di
Angela Eiter: la regina di 4 Rock Master è solo al 5° posto
della classifica provvisoria, e si può essere certi che farà di tutto
per entrare almeno nel podio. Come farà di tutto Tomas Mrazek per far
dimenticare quel maledetto moschettonaggio sbagliato di ieri che gli è
costato moltissimo, se non la gara intera. E poi tutti, nessuno
escluso, lotteranno con tutte le loro forze per salire più in alto
possibile. Insomma non mancheranno le emozioni, comprese quelle
regalate da un immenso pubblico, caldo e competente, disposto a tutto
pur di vedere qualcuno salire fino al top. Perché al Rock Master questa
è la regola: per tutti ci sono applausi, perché qui tutti sono dei
campioni.

Così vengono applaudite Manuela Valsecchi, Jenny
Lavarda, Christine Schranze Barbara Bacher che, in successione e con
fortuna crescente, cercano di superare la prima parte della via, senza
però trovare lo sprint verso l’alto. Una corsa, invece, trovata
splendidamente da Mina Markovic che inarrestabile si appende
all’estetico spigolo del tetto e poi va su, e ancora più su, fino alla
catena. Beh, se la slovena voleva riscattarsi dalla prova di ieri l’ha
fatto alla grandissima! Applausi meritatissimi per lei. Come non
bastasse, subito dopo anche Angela Eiter mette in atto un’altra
rivincita. Fa fatica, lotta, sbaglia anche, ma non molla mai e va al
top. Si merita tutta la gratitudine e anche i baci che qualcuno le
manda dal pubblico: Angela sa sempre dare spettacolo!

Dopo i
fuochi di artificio ora si prepara il gran finale. Il tempo di vedere
Yana Chereshneva conquistare la prima parte di parete, e poi la bella
prova Olga Shalagina che sale fino al tetto per difendere il suo terzo
posto provvisorio, ed è giunto il momento della verità. Per prima parte
la Vidmar. Lei ormai sa cosa è successo: dall’isolamento ha sentito i
boati del pubblico che annunciavano i due top di Mina e Angela e sa
anche che l’unico risultato per scavalcare la Ernst passa solo per la
cima della via. Ed è proprio lì che con estrema sicurezza arriva tra
l’esplosione degli applausi del pubblico.

Ora tutto è nelle mani
della giovanissima Ernst che non si lascia pregare per mostrare di che
pasta è fatta. Una bella pasta tosta e dura a giudicare da come è
riuscita a raddrizzare quelle incertezze che già all’inizio potevano
costarle la vittoria. Resiste e non si dà per vinta la giovanissima
campionessa austriaca neanche all’uscita verso il top dove è in
evidente grande difficoltà: lotta e si aggrappa a tutto ma sta su, e
finalmente fa sua la catena. Il pubblico le tributa un boato di
liberazione, quello destinato ai guerrieri! A 15 anni vincere il Rock
Master con il top su entrambe le vie è un impresa da grandissima! Sì,
l’arrampicata femminile ha una nuova “padrona”.

Il tempo di
scorrere la classifica femminile che, alle spalle della Ernst, vede
Vidmar al 2° posto, Eiter e Markovic terze pari merito, e poi Shalagina
al 5°, Chereshneva al 6°, Bacher e Schranz al 7°, Lavarda al 9° e
Valsecchi al 10°, ed è già tempo della partenza della gara maschile.

Inizia
i giochi Klemen Becan che sembra rinfrancato rispetto a ieri e va molto
alto, quasi ad affrontare il grande tetto a onda. Poi è la volta di
Thomas Tauporn che però proprio non è in giornata e cade molto basso.
Intanto s’è capito che anche in questa seconda via occorrerà dosare
bene le forze e non sbagliare nulla. Proprio quello che cerca di fare
Luca Zardini riuscendoci da par suo: scala bene il Canon finché, proprio
nella giravolta per entrare nel tetto, si impiglia nella corda e vola.
Peccato! Ma non c’è tempo di pensarci che parte un Jakob Schubert in
versione scatenata e, lottando come un leone, va altissimo fino ad
affrontare la traversata verso la grande sfera rossa che dà accesso
alla zona del top. E’ stata un’incredibile prestazione la sua! Tanto
che neanche Mrazek, partito subito dopo, è riuscito ad eguagliarla: si
spegne poco prima il campione della Repubblica ceca. Mentre molto più
in basso finiscono la benzina anche Magnus Midtboe e Jorg Verhoeven:
per loro è un addio al terzo posto.

Quando entra Puigblanque
l’atmosfera nello stadio è quella delle grandi occasioni. E lo spagnolo
ripaga l’attesa con una bellissima corsa (sì proprio una corsa!) fatta
di piccoli lanci e bloccaggi “molleggiati”. La “veronica” di entrata
nel tetto è da urlo! Poi il viaggio, come fosse un destino già scritto,
continua dritto senza alcuna sbavatura fino al top. Grandissima
prestazione! E grandissimo applauso del pubblico. Ma ancora non tutto si
è compiuto: adesso tocca ad Usobiaga. Deve arrivare almeno a tre prese
dal top per vincere. Serve calma. Invece la sua partenza è contratta,
quasi nervosa. Ma oggi Patxi ne ha veramente tanta di forza, e
soprattutto vuole fortissimamente vincere. Così, poco a poco, sembra
distendersi e la sua arrampicata riprende per incanto respiro e
velocità. Già sul tetto comincia a volteggiare da par suo e poi spinge
ancora fino al top. E’ suo il 22° Rock Master: se lo merita! E il
pubblico gli tributa un applauso da grande stella dell’arrampicata.
Bella gara e grandi vie, della serie: la premiata ditta Leonardo Di
Marino e Donato Lella colpisce ancora.

Ma la maratona ancora non
è finita. Dopo la sospensione della gara boulder femminile per una
pioggia che sembrava chiudere i giochi, miracolosamente il cielo grazia
il Rock Master e il suo grande pubblico. In un baleno il prato si
riempie di nuovo e va in scena il duello del Trofeo Lattisi, riservato
ai primi 4 classificati del Rock Master che quest’anno servirà anche
per spareggiare il terzo posto tra Eiter e Markovic. Così la Vidmar ha
la meglio nel testa a testa con la Eiter, mentre dopo una spettacolare
corsa la Ernst batte di un soffio la Markovic. Poi, nella finalina, è
la Markovic che brucia la Eiter e conquista così il terzo gradino del
podio sia del Rock Master sia del Duello. Dal canto suo la Ernst
presenta già la sua faccia da asso pigliatutto battendo nettamente in
finale la Vidmar e conquistando così anche il secondo Trofeo della
giornata. Il duello maschile vede quindi Usobiaga battere Schubert
mentre Puigblanque elimina Mrazek. Poi uno Schubert in versione monster
brucia Mrazek centrando il 3° posto, mentre Puigblanque batte un ormai
soddisfatto Usobiaga.

Finisce così anche il 22° Rock Master, un
evento che quest’anno più che mai ha stupito per un successo di
pubblico davvero da tutto esaurito, ma anche per il livello della gara.
Ormai è una sicurezza: al Rock Master c’è sempre grande spettacolo e
grande arrampicata. Il segreto forse è semplice: una grande storia
unita ad una grande passione e professionalità. L’arrampicata ne ha
bisogno come ha bisogno di grandi eventi come questo Rock Master.

Classifica Uomini Afterwork+Onsight

Rank Name Nation Sum AfterWork OnSight 1. USOBIAGA LA. Patxi ESP 65.48- Top 32.08- 2. JULIAN PUI. Ramón ESP 63.64- Top 30.24- 3. MRAZEK Tomás CZE 55.15- 27.73 27.42- 4. SCHUBERT Jakob AUT 54.56- 28.21- 26.35 5. MIDTBOE Magnus NOR 53.22- 25.80- 27.42 VERHOEVEN Jorg NED 53.22- 25.80- 27.42 7. ZARDINI Luca ITA 47.42- 24.15 23.27- 8. TAUPORN Thomas GER 39.66+ 16.73 22.93+ 9. BECAN Klemen SLO 37.13 25.42 11.7

Classifica Donne Afterwork+Onsight

Rank Name Nation Sum AfterWork OnSight 1. ERNST Johanna AUT 52.00 Top Top 2. VIDMAR Maja SLO 51.27- Top 25.27- 3. MARKOVIC Mina SLO 44.21- Top 18.21- 4. EITER Angela AUT 44.21- Top 18.21- 5. SHALAGINA Olga UKR 43.18 22.62 20.56 6. CHERESHNEVA Yana RUS 32.80- 14.03 18.77- 7. BACHER Barbara AUT 31.36= 13.61- 17.75- SCHRANZ Christine AUT 31.36= 13.61- 17.75- 9. LAVARDA Jenny ITA 30.64= 12.55- 18.09- 10. VALSECCHI Manuela ITA 27.15 11.19- 15.96+

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